ALLIEVI 98: Con il Fanfulla Lodi tante, punti niente
Per la seconda domenica consecutiva rimpiango di non essere un appassionato della pesca a mosca. La scelta dell’esca da lanciare, la lunghezza e la flessibilità della canna da utilizzare o il mulinello da scegliere. Quando la domenica sera tento, invano, di prendere sonno rivedo, come in un film le tre dis……grazie della mia giornata calcistica e giuro che nel prossimo fine settimana mi dedicherò alla ricerca delle trote Fario e Iridea nei torrenti della bergamasca. Solo che già di primo mattino dopo, poche, ore di sonno sono già in crisi di astinenza e non vedo l’ora che arrivi il Sancolombano al Don Giussani per poi partire alla volta di Agrate dove si sa la Speranza sarà anche l’ultima a morire ma comunque …….. muore. Lodi, mattinata tiepida, ideale per giocare al balùn. Campo in erba, con tracciamento delle righe assai discreto tanto che dalla tribuna si fatica a distinguerle. C’è il Fanfulla che indossa maglie a strisce bianconere ma che, a differenza di altre maglie dalla analoga cromia, oggi vincerà senza rubare. Perdiamo la quinta e anche oggi torniamo con le pive nel sacco dopo essere arrivati vicini persino a vincerla oltre che a pareggiarla. E invece niente, nisba, ciccia. Possibile che si tenga il campo, si giochi con vigore e voglia, ci si sfidi a regolare tenzone con tutte le squadre senza subire o venire asfaltati eppure non si riesca a raccogliere che un pugno di mosche? Anche ieri, segniamo di testa in posizione regolare un gol che ci viene annullato per sospetto fuorigioco, prendiamo un gol, ancora di testa, nell’area piccola che però recuperiamo con un gollasso del Litta Gennari anche oggi MVP del match. Andiamo al tè dopo un buon primo tempo anche se i nostri avversari risultano assai più incisivi di noi quanto meno nei tentativi visto che appena possono, fanno partire autentici bordate verso Piacentini insuperabile tra i pali. Noi siamo più manovrieri e giochiamo la palla, senza sprecarla, così come incita il nostro nocchiero dalla panchina. Ripresa, e loro pescano un eurogol con tiro dal casello di Lodi che si insacca all’incrocio. Peccato per la palla persa da cui è nato il vantaggio del Fanfulla. Minuti dieci di sbandamento ed ecco che nella stessa azione ci procuriamo due rigori, peccato che se ne fischi e se ne tiri uno solo, da regolamento. Dalla tribuna tutti si aspettano che a farlo sia il nostro centrale di difesa che forte della nostra fiducia non lo cicca e ci porta in parità. Bella Zinca. Batti e ribatti con due nostri contropiedi che meriterebbero miglior sorte ed ecco che il direttore, di Lodi, concede minuti tre di recupero e quando anche i pochi secondi che mancano al triplice fischio stanno scivolando via, sul filo del fuorigioco, che non c’è a mio giudizio, dalla sinistra si infila una velocissima ala che giunta di fronte a Marco lo uccella con il più classico dei rasoterra. Palla al centro e tutti a lavarsi. Cosa rimproverare a questi sfigatissimi giovani? Francamente nulla. Un tempo si usava dire ma se si vince giocando male chissà quando si giocherà bene. Per noi vale l’esatto opposto ma se si perde, sempre, anche quando giochiamo bene cosa succederà quando giocheremo male? Beh, facile, si perderà. Unica certezza: domenica prossima non vedrò le, mie, tre squadre del cuore sconfitte: l’Inter non gioca, c’è la Nazionale.
FANFULLA 1874 |
3 |
CITTA’ DI SEGRATE |
2 |
FORMAZIONE
Piacentini, Bianchini (Varengo), Giovanella, Omini, Zincarelli, Angelino, Gennari Litta, Tancredi (Katigbak), Franco, Gennari Litta, Polletta.
Tecnico
Sig. Catera
Marcatori
- Gennari Litta
- Zincarelli (R)
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa