ALLIEVI 98: E’ pur sempre Natale
Accadde il giorno di Natale del 1914, esattamente 100 anni fa, nei desolati territori del nord della Francia, ad Yprès. Da mesi si combatteva la Grande Guerra e subito dopo la battaglia della Marna il conflitto si era trasformato in lotta di trincea. La notte, freddissima, della vigilia, dalle trincee occupate da francesi e tedeschi salirono i primi canti. Nessuno sparava, i fucili avevano lasciato il posto a tanti piccoli alberelli che i tedeschi poggiavano sui sacchi di sabbia posti al limitare delle trincee. La cosa più bella doveva ancora succedere. Il giorno di Natale, diradate le prime nebbie, i soldati uscirono allo scoperto e si abbracciarono fraternizzando. Seppellirono i propri morti, poi qualcuno tirò fuori un pallone ed ecco che si formarono due squadre, pronte a fronteggiarsi in una partita di calcio giocata tra i cavalli di frisia. Non si conosce il risultato ma di certo nessuno perse. A sera dopo essersi salutati tornarono alle proprie postazioni ed il giorno successivo ripresero ad uccidersi in quella che è considerata la più sanguinosa delle guerre. Un episodio bellissimo, in un periodo tragico della storia mondiale che mi aiuta a relativizzare la sconfitta di questa mattina. Eh sì perché abbiamo perso, direi male, eppure non mi sento di colpevolizzare questi ragazzi. Di chi è la colpa allora? Dell’arbitro? Direi di no, non abbastanza. Certo è stata un autentico disastro, povera ragazza, assolutamente impreparata, forse alla prima gara, inviata dalla sezione di Crema ad arbitrare la squadra di Crema, ha regalato, in pieno clima natalizio, il gol del loro vantaggio segnato, dopo pochi minuti dal fischio di inizio, in fuorigioco di almeno un paio di metri. Anche altre decisioni non hanno convinto, anzi, ma direi che non è proprio il caso. Colpa della sfiga? In piccola parte sì, anche perché l’avevamo riaperta sul finire del primo tempo grazie al nostro uomo migliore che però, nell’occasione, si è quasi sfigurato spaccandosi la canappia sulla zucca di un avversario. Gol e lui al San Raffaele. Grande Ranzo, torna presto e stai sereno il tuo nasone non potrà che migliorare. Polle a mezzo servizio per tutto il girone di andata e Piace “costretto” a giocare sempre, anche se acciaccato, in una rosa ridotta all’osso non fanno pensare ad un team baciato dalla Dea Eupalla. Colpa, anzi merito, dell’avversario? Certo. Sì. Bravissimi, i migliori con cui ci siamo battuti. Una squadra vera, che parla, con almeno tre quattro ragazzi di livello come i loro attaccanti (il sette su tutti) ed il centrale difensivo. Chapeau. E noi? Proprio niente da rimproverarci? Venivamo da un allenamento pre partita bello e intenso come quello di venerdì e mai ci eravamo sentiti così carichi come stamani ma di fronte alle prime contrarietà (gol del primo vantaggio e gol del 3 a 1) siamo crollati come pere dal ramo. I nostri sanno che questa categoria è importantissima per la Società, sanno che ogni partita, da qui alla fine, sarà una finale da giocare dando tutto. Per quanto Seba e il Mr. facciano, per sdrammatizzare, spesso la tensione appare ingovernabile e ci si trova a sbagliare le cose più semplici. Ecco forse il problema è proprio questo. La responsabilità che ogni ragazzo sente dentro di sé. Possiamo fargliene una colpa? Direi di no. Finito il girone di andata è tempo di un primo bilancio. Dal punto di vista del gioco e delle prestazioni se si eccettuano alcuni rari casi (come quello di oggi) la squadra ha sempre fatto bene giocando e perdendo gare in cui il pareggio ci sarebbe stato stretto. Abbiamo raccolto un terzo di quanto avremmo meritato. Poche volte siamo usciti dal campo riconoscendo la superiorità dell’avversario. Mancano i punti ma io ci credo ancora, eccome se ci credo. Speriamo che la lettera spedita a Babbo Natale, sul cui contenuto sorvolerei, arrivi a destinazione in tempo utile per poter essere presa in considerazione. Forza ragazzi non molliamo, adesso pensiamo al panettone con le uvette e poi ripartiamo, ripetendo ad alta voce: chi lotta può anche perdere ma chi non lotta ha già perso (Sinisa 13/12). Buon Natale a tutti.
CITTA’ DI SEGRATE |
2 |
PERGOLETTESE 1932 |
8 |
Formazione
Piacentini Calcagno Giovanella (Bianchini) Ranzini (Anesi) Zincarelli, Valderrama (Bellotti) Omini Calabrò Iozzia Franco Mosca (Campanile).
Tecnico
Sig. Catera
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa