ALLIEVI 98: Rimpianti o rimorsi?
Dubbio di natura amletica che ben si adatta alla nostra squadra capace oggi di annullare, completamente, andando oltre lo striminzito risultato di due a zero, una compagine, il Fanfulla, venuta a Redecesio con dieci punti in più rispetto a noi e reduce da tre vittorie consecutive. Non ricordo un solo tiro nello specchio della nostra porta da parte loro. Per più di tre quarti della gara abbiamo battagliato in una sola metà campo, la loro, sfiorando il gol a più riprese, con azioni veementi e belle giocate, coprendo il campo, dando sempre l’impressione, reale, di essere sempre in superiorità. Non abbiamo perso un contrasto, non abbiamo mollato una biglia senza prima contenderla come fosse l’ultima giocata della vita. Tra andata e ritorno, viste le squadre affrontate, posso dire, senza essere tacciato di eccessiva faziosità, che almeno sei o sette tra i nostri avversari meriterebbero di starci dietro. Purtroppo non finirà così. Si parte in una giornata di vento tremendo, cielo limpido e blu, di fronte ad un discreto numero di imboscati che, con scuse varie, si sono ritagliati un pomeriggio infrasettimanale di futbol. Per i nostri ne è valsa certamente la pena. Segnali positivi già in avvio visto che nei primi trenta secondi non prendiamo gol, nonostante il Giova di rotula ci provi pure. Iniziamo a macinare gioco e che sia una buona giornata lo si capisce da come facciamo viaggiare la palla, cercando sempre la profondità, rapidi e concreti, qualità nelle quali spesso siamo mancati. Mosca ci prova due volte ma il loro portinaio chiude e para con sicurezza, due mischie da calcio d’angolo, un bel tiro in corsa di Simo, un colpo di testa di Lollo ed altre azioni ancora, contro zero, dicasi zero, da parte del Fanfulla. L’Amedeo, che del compianto attore Nazzari non ha preso solo il nome, si gode in sdraio e infradito la giornata di sole. Si va al riposo con un pari che urla vendetta. Ripresa e mentre ancora qualcuno degli esodati si sta attardando al bar il Gianmi pesca una foglia morta, dal limite dell’area, che mi strappa una lacrima facendomi tornare a San Siro nel 71 al cospetto di Sua Maestà Mariolino. Uno a zero per noi. Ci chiudiamo? Ci arrocchiamo a difendere il vantaggio? Macchè. Fuori il bravo Valderrama e dentro altra punta, il Gennari, incredulo di potersela giocare fresco e riposato dopo una mattina passata, forse, a scuola. Da una percussione nasce una palla splendida del Lorenzo al Gianmi il quale si presenta solo davanti al loro estremo ma apre troppo il sinistro, di esterno, e la sfera esce a lato seppur di poco. Ti aspetti il castigo ed invece no. Attacchiamo ancora noi e la chiudiamo stavolta, con il Litta che, con tiro da posizione difficile, uccella il loro, pur bravo, portiere. Avremo il rimorso, in futuro, pentendoci per gli errori commessi o avremo il rimpianto per ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto? Ai posteri, e a chi la capisce, l’ardua sentenza. Ne mancano tre, abbiamo un piede e tre quarti nella fossa ma è Pasqua, tempo di resurrezione, quindi ……… Auguri a tutti.
CITTA’ DI SEGRATE |
2 |
FANFULLA 1874 |
0 |
FORMAZIONE
Angeloni, Carbonara, Giovanella (Bianchini), Zincarelli, Ranzini, Valderrama (Gennari Litta), Polletta, Anesi, Omini, Simone, Mosca.
N.e. (Piacentini, Bellotti)
Tecnico
Sig. Catera
MARCATORI
- Mosca
- Gennari Litta
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Maurizio Omini