ALLIEVI 98: La brace arde sotto la cenere
La campagna, verde e quieta fuori Pavia, la brezza mattutina che lascia posto al sole ed al caldo di un’avviata primavera, la partita che serve solo vincere per non staccare la spina. Ci siamo alzati all’alba ma questa non è una gita fuori porta. Tra squalificati e indisponibili ne mancano sette. Arrivando al campo scopriamo che altri due marcano visita. In panca vanno in tre con il Piace che indossa due maglie e io mi sento che se gioca fuori, oggi, potrà essere decisivo. Speranza o intuizione? C’è tanto verde, ovunque fuorché in campo ove, tra buche e zolle malandrine, i ciuffi d’erba sono più radi dei miei capelli e la palla salta come impazzita. Nervosismo e tensione alta che nel primo tempo paghiamo in modo forse esagerato ma giusto. L’arbitro, autentico flagello della sezione di casa, non ne indovina mezza, dimentico anche delle più elementari regole tipo se la butto fuori io la rimessa è tua e non viceversa. Mai visto nulla di simile da Ceccarini a oggi. Pronti via e ne ammonisce due dei nostri, su falli che nemmeno si possono definire tali, ma il peggio lo darà nella ripresa. Becchiamo gol al trentesimo su vaccata nostra e sfioriamo il pari sul finire con salvataggio sulla linea del loro portiere. Vantaggio dell’Accademia, comunque meritato. Senza fare cambi il mister nella ripresa ne manda in campo undici nemmeno parenti lontani di quelli che hanno giocato nella prima frazione. Simo pareggia quasi subito con inzuccata da bomber consumato. Loro si rintanano, barcollano e cercano di arginare uno tsunami con piccoli ombrellini parasole. Qui assistiamo ad autentiche perle dell’imbelle direttore. Prima ferma Ane solo davanti al portiere fischiando un inesistente fuorigioco per il quale, almeno, si scusa pubblicamente. Poi annulla un gol regolare di Lollo, di testa, con il quale si complimenta per la bella rete, inventandosi immaginario, fuorigioco, quindi ci nega due rigori grandi come un palazzo Aler di sei piani, annulla altro gol regolare al Polle, sul quale anche qui non si registrano proteste da parte avversa. Costretto, ahilui, a concederci un rigore sul quale purtroppo non può sorvolare visto che sempre il Lori viene falciato in modo imbarazzante entro l’area, quasi a contatto con il portiere (difensore loro nemmeno ammonito come del resto altri avversari autori di falli da cartellino arancione). Zinca non se la sente di farci gioire anzitempo e se lo fa parare. La giacchetta nera ci concede quattro minuti di recupero e quando ne mancano solo due al termine sorvola su un fallaccio al limite commesso su Simo invertendo il fischio, mi manda fuori per essermi fatto scappare, ad alta voce, un “gravissimo e volgarissimo” “ma non è possibile (sic!)” negandomi la, sacrosanta, gioia di esultare con i nostri, splendidi, ragazzi allorché, a trenta secondi dal quadruplice fischio (immagino avrà sbagliato anche quello), Simo la arpiona, si gira e la scaglia di potenza alle spalle del portiere. Lacrime e sipario. Primo dato oggettivo: questo fantastico gruppo il giorno 19 aprile alle ore 11.00 potrà ancora giocare per la salvezza. Io per primo, che dopo la sconfitta con la Vigej ne avevo decretato la fine, faccio pubblica ammenda. Abbiamo già ottenuto, comunque, un primo, grandissimo, risultato di quelli che ricorderemo, tutti, un giorno: non essersi arresi. Oggi, eroici, meritano un nove, con mezzo punto in più per Lollo, Polle e Ane e un dieci e lode per Simo. Al termine, negli spogliatoi, qualcuno correva ancora. Chiusura per il Piace, entrato quasi alla scadere si è piazzato di punta, ha fatto il passaggio a Simo per il gol, si è fatto ammonire ed ha combattuto con il cuore in mano. Felice come pochi ha promesso che in settimana si presenterà con un cabaret di paste. Cannoli per me, grazie.
A. PAVESE S. GENESIO |
1 |
CITTA’ DI SEGRATE |
2 |
FORMAZIONE
Angeloni, Bianchini, Calcagno, Anesi, Ranzini, Omini, Chiappa (Zincarelli), Tancredi, Polletta, Franco, Katigbak (Piacentini).
Tecnico
Sig. Catera
MARCATORE
- Franco (2)
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Maurizio Omini