JUNIORES: Volli, sempre volli, fortissimamente volli
Villanterio, adagiata sulle rive del Lambro orientale, ci accoglie in una giornata calda di fine estate. Inizia l’avventura in una categoria prestigiosa, nuova per la nostra Società. Campo piccolo, stretto, in erba da pic-nic più che da calcio, tribuna grande, che si riempie al fischio iniziale e Società ospitante cordiale e gentile. C’è una sana tensione tra i nostri, che sa di concentrazione e non di paura. Partiamo con dieci undicesimi della rosa che lo scorso anno ha compiuto l’impresa, unica eccezione il portiere, l’Amedeo, che su questi prati ha iniziato a camminare. Si comincia e le prime schermaglie fanno ben sperare per l’esito dell’incontro. I bianchi locali sembrano più timorosi, restano guardinghi a difesa del loro portiere, ci lasciano l’iniziativa che noi tuttavia non prendiamo. Sale il loro coraggio e da un gioco iniziale di rimessa cominciano a fare la gara. Il Villanterio costruisce due nitide palle gol, colpendo anche la traversa, mentre noi ci limitiamo ad un cross insidioso di Lomazzo. Da svarione nostro nasce la palla del gol che il loro centravanti insacca di potenza. Potrebbe essere la scossa che ci fa reagire ed uscire da questo iniziale torpore ma nulla accade. Siamo molli, abulici, non ci riescono nemmeno le cose semplici, insistiamo con lanci lunghi sovente fuori misura. Sono loro ad andare più vicini al raddoppio di quanto noi si cerchi il pareggio. Ripresa, il Mr. corre ai ripari inserendo Stefanoni e Guadrini ma la situazione non muta. Esercitiamo una pressione sterile che non porta a nulla di concreto. Al minuto quindici della ripresa scocchiamo il primo, vero, tiro in porta della gara con Ema ma il loro portiere è attento. Si vede almeno una reazione, più nervosa che ordinata, visto che purtroppo non riusciamo a creare palle gol. Sul finire entrano Polletta, Brioschi e Ranzo, viene espulso Corrarati, per doppia ammonizione e l’arbitro fischia la fine. Giornata storta? Ansia da prestazione? Gambe dure e imballate per la preparazione? Lunedì si torna a scuola? Ci sta tutto e niente. Il rammarico maggiore è a mio giudizio quello di avere perso contro una compagine affatto trascendentale, di avere disputato una gara dove i nostri demeriti sono stati di gran lunga superiori agli altrui meriti. Loro hanno dato il massimo noi, purtroppo, abbiamo espresso il minimo. Nessuna tragedia e nessuna paura. Sabato si ricomincia e sono certo che facendo tesoro di questa giornata negativa sapremo reagire e tornare ad essere squadra. Il nostro obbiettivo deve essere quello di lottare e batterci in ogni gara come fosse l’ultima cosa da farsi. La nota positiva è stata il comportamento dei ragazzi, durante e dopo la gara, corretto, leale, privo di polemiche e reazioni inconsulte. Questo nonostante un arbitro anche bravo tecnicamente, se si eccettuano sviste, normali, su alcuni fuorigioco, ma pessimo nel porsi con i ragazzi ai quali, rivolgendosi anche in modo sgarbato, ha anche rammentato che lui arbitrava in serie C. Appunto. La frase del titolo la pronunciò Vittorio Alfieri il quale deciso a raggiungere il suo obbiettivo (diventare un grande drammaturgo) si fece legare alla sedia e tagliare i capelli a zero, una vergogna per un conte, costringendosi così a non uscire di casa e dedicarsi allo studio. A volte la volontà ha bisogno di “piccoli” aiuti. A’ la prochaine.
VILLANTERIO |
1 |
CITTA’ DI SEGRATE |
0 |
FORMAZIONE
Angeloni, Arrigoni (Stefanoni), Mosca (Brioschi), Ancona, Leobilla A., Salice (Ranzini), Leggieri (Guadrini), Lomazzo (Polletta), Corrarati, Fusina, Leobilla J.
Tecnico
Sig. Bruno
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Il Barba