GIOVANISSIMI 2002: errare humanum est
Dicevano così gli antichi: sbagliare è umano. A est come a ovest, aggiungo io. Quando sono stato investito da questo incarico (tranquilli, non mi sono fatto niente) mi è stato subito chiaro che non mi sarei limitato a una semplice telecronaca della partita. Amo questo sport. La competizione, la fatica, far parte di una squadra, l’odore di olio canforato … no, quello no… e così il desiderio di dare una mano a questi ragazzi cresce dentro di me ogni giorno che passa. Non ho la fortuna di allenarli, di correre, di sporcarmi di fango sotto la pioggia con loro e così ho colto al volo questa occasione sperando, semplicemente, di poter essergli di aiuto. Rimane un gioco e come tale deve esser affrontato. Credetemi, è difficile trovare qualcuno che brami la vittoria più del sottoscritto ma cerco di trovargli la giusta collocazione. Correggiamo gli errori, impegniamoci a far meglio la prossima volta e diamo sempre tutto quello che abbiamo. Questo tipo di approccio, di mentalità è già una prima vittoria, forse la più importante, e se questo è lo spirito, i risultati arriveranno. Mio caro Francesco, non c’è nulla purtroppo che io possa dirti per tirarti su di morale ma sono certo che i tuoi compagni sono stati i primi a farti coraggio. Chissà quante volte ripenserai a ieri: se solo avessi fatto un passo più in là, se fossi partito un attimo prima ... se solo.
Il tuo ruolo è dannatamente complicato. Non ti è concesso il minimo errore e, una volta commesso, non hai la possibilità di poter recuperare come gli altri. Ci vuol una gran carattere per fare il portiere, ancora di più dopo ieri. Ci saranno momenti nei quali lancerai gli scarpini contro il muro e la rabbia ti farà urlare che “a calcio non ci vado più”. Capiterà a tutti ma queste, che piaccia o no, sono le occasioni (per chi tali vuole vederle) che la vita ci mette davanti per dimostrare, soprattutto a noi stessi, di che pasta siamo fatti. Rialzati e lavora sodo, questo è l’unico consiglio che posso darti. Fare il portiere non è una questione di muscoli: è la mente che fa la differenza. Un buon piazzamento ti evita di fare il paratone, che non sempre può riuscirti, ed è la concentrazione che ti fa essere più reattivo nelle uscite e sicuro nelle prese. Più sicuro tu, più sicura tutta la squadra. Convinciti delle tue possibilità e vedrai che i risultati arriveranno.
Passiamo ora alla partita Città di Segrate contro Schuster, squadra fondata appunto dallo storico Cardinale di Milano che, una volta sconfitto dai tre moschettieri, trovò la vera vocazione nel calcio diventando poi centrocampista nel Barcellona con il nome di Bernd Schuster.
Fischio di inizio, palla sulla destra e fallo a favore dei nostri avversari. La distanza è notevole, il tiro è forte ma centrale. Il nostro Maestri non è però piazzato correttamente e la palla si infila sotto la traversa. Un goal a freddo, in tutti i sensi. I successivi cinque minuti sono di sbandamento, la sensazione è palpabile. A complicare le cose ci si mette anche l’infortunio di Vaccaro che a seguito di in un normale contrasto di gioco si fa male nuovamente al polso appena sgessato e viene così sostituito da Dimasi.
I nostri ragazzi, passato il momento catartico, riprendono a giocare come ci hanno abituato: corsa, grinta, contrasti e alcune belle giocate palle a terra. Pressing alto di tutta la squadra, la linea difensiva avversaria sbanda, Dimasi ruba palla al centrale ma solo davanti al portiere calcia fuori. Dai Patrick, va bene così, non fa niente. Un minuto e Florio entra in area dalla sinistra ma il tiro gli viene stoppato da un bel intervento del difensore. Capovolgimento di fronte e un errato disimpegno dei nostri mette l’attaccante avversario a tu per tu con Maestri ma il suo pallonetto finisce fuori. Calcolando il valore degli avversari davvero un bel primo tempo, giocato bene da tutte e due le squadre. Ultimo minuto, calcio d’angolo per il Segrate, Omini trova il tempo per colpire di testa ma un gran intervento del portiere gli nega il meritato pareggio. Finisce così il primo tempo e, come sempre quest’anno, paghiamo a caro prezzo ogni errore: un tiro in porta, un goal. Inizia il secondo tempo, perdiamo palla sulla tre quarti, tiro dell’attaccante da dentro l’area e Maestri para bene in tuffo. Sul conseguente calcio d’angolo una fatale indecisione in presa alta del nostro numero 1 ci costa il secondo goal … e qui finisce la partita. Giocare bene, essere consapevoli di aver concesso una sola occasione, finita fuori per giunta, e di aver giocato alla pari in modo evidente per poi esser sotto di due e in quel modo … avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Le giocate individuali prendono il sopravvento, la mente è offuscata dalla delusione, dalla rabbia e la partita si trascina stancamente fino alla fine. Lo spirito combattivo, il pugnare, viene così meno e i nostri avversari non corrono più nessun pericolo. L’unico appunto che mi sento di dirvi è che mancava ancora molto alla fine e un goal avrebbe caricato voi e messo sotto pressione gli avversari. Ho visto Coppe dei Campioni vinte nei tre minuti di recupero e sotto di un goal, ho visto squadre andare in serie B (è sempre bene ricordarlo, Milan e Juve) e poi vincere tutto: vi capisco ma non arrendetevi più.
Facile dirlo da dietro un computer ma è così.
Concludo con un enorme in bocca al lupo a Simon per una pronta guarigione, con un “vai Alessio, fai vedere chi sei” e, per ultimo ma non ultimo, scrivo con gioia che il mio amico, di cui mi sfugge ancora il nome, ha recuperato i brutti voti con un brillante sette e mezzo in storia sulla vita di Camillo Benso di Cavour, leggendario attaccante del Regno del Piemonte prima e del Savoia dopo … ma questa è un’altra storia, che forse farei meglio a ripassare ma, come si dice, “abbondantis ist abbondantum”.
CITTA’ DI SEGRATE |
0 |
CENTRO SCHUSTER |
2 |
FORMAZIONE
Maestri (22° st Semino), Marcelli, Esposto, Ranzini, Amendola (15° st De Amici), Besia, Bellebono, Di Giaimo, Vaccaro (5° pt Dimasi), Omini (28° st Di Lella), Florio (20° st Berettera)
Tecnico
Sig. Premoli
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Alessandro Moscatelli