JUNIORES: Sogna ragazzo sogna
……….. quando sarai sul punto di morire pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire. La canzone di Vecchioni ben si adatta alla nostra, precaria, attuale, situazione. La speranza di un recupero prodigioso rimane anche se, partita dopo partita, lo spazio per riuscirci si assottiglia sempre più. L’ennesima ultima spiaggia, nella sfida con il Garlasco, si consuma con un nulla di fatto che lascia entrambe le contendenti con l’amaro in bocca. Un pari insomma che a nessuno serve. Certo che sotto la pioggia battente e su un campo allentato ce l’abbiamo proprio messa tutta e nulla possiamo rimproverare ai nostri. Ci abbiamo provato in ogni modo, buttando il cuore oltre l’ostacolo, giocando un secondo tempo, in nove, nel corso del quale abbiamo dato tutto e anche qualcosa di più, sfiorando il gol in almeno quattro, nitide, occasioni e rischiando anche la beffa, salvati da un prodigioso Piacentini, con Ancona, Ranzo, Guadro, Ane e i due ragazzi del 99 tutti autori di gara encomiabile. Matteo Guadrini oggi ha dimostrato cosa significhi lottare con il cuore in mano. I portatori d’acqua fanno la storia più dei fini cesellatori. Dell’Ancona, capitano glorioso, poco resta da dire. Semplicemente fantastico. Una sua entrata in scivolata, a interrompere una palla velenosa in profondità, resterà impressa, per lungo tempo, nelle pupille degli spettatori. Tanta roba. Necessiterebbe solo di incastonare, nella barba, augelli irroranti acqua gelata, che ne plachino i bollenti spiriti. Poi sarà pronto per giocare e camminare con i grandi. Si parte, guardinghi ma pronti a far male, negli spazi lasciati dalla difesa, alta, del Garlasco, con Fusina e Leobilla che provano a turno a inserirsi per pungere, purtroppo senza fortuna alcuna. E’ il Leo ad andarci vicino in almeno due occasioni, una per tempo, ma nessuno dei nostri avversari si danna per fermarci. Schermaglie su ambo i fronti ma nulla di fatto che lascia presagire, già dalle prime battute, reti inviolate al tè. Ripresa e succede il finimondo. Prima Fusina viene cacciato dall’arbitro, impreparato e scarsamente capace, che coglie un suo gesto, di mero disappunto, volto alla improvvida reazione del portiere del Garlasco. Il Marco voleva scusarsi per un fallo e finisce con il rosso, rischiando tre giornate. Sic! Dieci minuti ancora e il Leobilla Andrea viene cacciato per reazione e scalciamento reciproco con loro, violento, giocatore. In nove noi e in dieci il Garlasco. L’arbitro perde la trebisonda e inverte falli a ripetizione. Carbonara e Ferraguto, entrati dalla panca, cambiano il volto della partita. Il Carbo si divora, pronti via, un gol fatto ma gioca con cipiglio e voglia più che apprezzabili, Ferra è un leone, indomito, ogni volta che spinge la biglia in avanti crea scompiglio e genera occasioni. La più nitida e incredibile se la gioca a tempo scaduto, in pieno recupero, con palla che smorzata dal portiere rotola verso la rete ma viene respinta, sulla linea, da un loro difensore. In mezzo almeno altre tre palle gol, tutte generate e sprecate dallo stesso Lorenzo che ha comunque il merito di lottare e di creare tantissimo. Eccellente impatto di entrambi sulla gara. In nove diamo tutti di più, spremendoci come limoni, dimostrando voglia e carattere. Errori del direttore, certo ma anche tanta dabbenaggine da parte nostra ci costringeranno a disputare le prossime gare senza diversi squalificati. Sul finire, nel recupero, loro si affacciano dalle parti del Piace ma questi sfodera due interventi miracolosi ad evitare, immeritata, beffa. Ai punti avremmo vinto ma questo non è pugilato, non per tutti almeno. Forza ragazzi, c’è ancora la possibilità di farcela e dipende da noi, solo da noi. Eviterò ora di riproporre le usuali litanie, con inviti per i nostri baldi giovini a mettere testa e voglia in ciò che fanno, sfuggirò i consueti richiami all’unità ed allo spirito di gruppo, non chiederò di concentrare le forze in maniera positiva evitando di disperderle con atteggiamenti che a nulla portano se non a danni e guai. La mia speranza, o il mio sogno, è che ci si arrivi spontaneamente.
CITTA’ DI SEGRATE |
0 |
GARLASCO |
0 |
formazione
Piacentini, Ranzini, Leobilla A. Ancona, Bianchini (Carbonara), Guadrini, Anesi (Brioschi), Salice (Scifo), Corrarati (Stefanoni), Leobilla J (Ferraguto)
Tecnico
Sig. Romani
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Il Barba