GIOVANISSIMI 2002: Prima uomini, poi giocatori
Giornata primaverile, campo in terra, un tiepido sole e La Spezia: mancavano solo il mare e un mazzo di carte. Qualche assenza tra le file del Segrate e un curriculum non troppo brillante dei nostri avversari inducono il lungimirante Mister Premoli a schierare una formazione inedita dando così l’occasione, a chi di solito gioca poco, di mettersi in mostra. Cambiano gli interpreti ma il credo del 4-3-3- rimane immutato. Coerenza prima di tutto. Già al secondo minuto siamo pericolosi dalla destra con un bel crosso di Peta che sorvola tutta l’area per l’accorrente Florio, tiro al volo di quest’ultimo e bella respinta di istinto del portiere avversario. Passa un minuto e Omini si libera in area con un dribbling ma anziché tirare forte, vista la vicinanza alla porta, decide di piazzarla di interno sinistro ma la conclusione risulta debole e centrale. Rimane comunque buono lo spunto. E’ l’ 8° minuto e Mosca controlla un rilancio del portiere, scarico per Omini che a sua volta passa a Florio, controllo in area e scatto felino nel girarsi per battere a rete siglando così il meritato vantaggio. Le rimesse in gioco degli avversari, sempre fuori misura, si trasformano in ripartenze per il Segrate che occupa così stabilmente la metà campo avversaria. Per questo motivo mi perdonerete se non annoto ogni singola azione che sarebbe comunque degna di rilievo. In parole povere “podì minga cuntà tucc scoss”. Siamo al 15°, Florio recupera un pallone a centrocampo, palla in avanti per Mosca che controlla e appoggia a Omini, imbucata in area, tiro e sono due. Calcio d’angolo contro, Ranzini recupera sulla nostra destra e appoggia lungo la linea del campo per Di Lella che a sua volta fa proseguire per Omini, il quale controlla e passa cambiando fronte sulla corsa per Mosca, controllo e calcio buoni ma il tiro viene parato prima e rinviato da un difensore sulla linea poi. ”Paratone di Kori !” , echeggia in tribuna ma stavo scrivendo purtroppo. E’ il 20° e Dimasi gioca bene centralmente per Omini che in area segna il terzo goal e, udite udite, di destro. Bravo Tommy. Altro rinvio degli “spezini” e altra nostra ripartenza che vede una triangolazione Dimasi- Omini per l’inserimento di Florio che segna il quarto. Passiamo al secondo tempo. Rinvio lungo di Semino, nessuno va sul pallone che così rimbalza, scavalca un giocatore avversario e apre un’autostrada per Omini che si invola e segna il quinto. Gli “speziali” sono aimè poca cosa ma li guardo con ammirazione: non giocano bene ma hanno un bel carattere, hanno sempre dato il loro massimo, i miei complimenti. Riporto ora, in didascalica sequenza, il 6 a 0 di Florio, Ranzini alto a un passo dalla linea di porta, Digiaimo anche lui alto a due passi dalla porta, un palo di Florio, Di Lella fuori di poco da tre passi, Marcelli fuori di poco e basta e, in ultimo, il 7 a 0 di Digiamo. La partita con gli “spaziali” è stata poco più di un allenamento e, anche se il risultato è indiscutibile, se fossi il Mister sarei un po’ arrabbiato. Vi ricordo che la partita, come quelle in allenamento, sono la cartina di tornasole, la prova, il metro di giudizio, il parametro (metteteci il sinonimo che volete voi) che il Mister ha per valutare i progressi dei singoli e di conseguenza della squadra. Ho visto, soprattutto nel secondo tempo, troppe giocate personali, spesso a testa bassa, troppa voglia di “eurogoal” a discapito del gioco di squadra. Non avete giocato bene ma vi capisco, il risultato è fuori discussione, un po’ di gloria personale e “facci sognare, semm chi per giugà” ma mi raccomando. Qualcuno di voi potrebbe però pensare che giocare possa esser così sufficiente per esser giudicato una bravo giocatore, una bravo ragazzo. Non è così. La Società, il Mister e soprattutto noi genitori abbiamo anche altri criteri di valutazione e non meno importanti: uno su tutti è l’educazione. Mi riferisco, ovviamente, a quanto accaduto negli spogliatoi in settimana durante il compleanno di Francesco. Non voglio creare un caso da un episodio che di per sé potrebbe esser definito una goliardata MA, due punti, non è la prima volta. Giuridicamente c’è la recidiva. Ogni luogo va rispettato, tanto più se non è vostro e se richiede il lavoro di altri. Quando tra qualche anno sarete in spiaggia, con gli amici, una palla e qualche ragazza, bene o male vi sarà concesso un po’ tutto … ma non è questo il caso. Siamo l’unica squadra che non può festeggiare un compleanno in Società. Avete mancato di rispetto a Francesco e alla sua torta, avete obbligato due genitori ad entrare e pulire, avete obbligato altri genitori, tra i quali il sottoscritto, ad annuire basiti davanti alle sacrosante lamentele dell’addetto alle pulizie …. e poi pensate alla maglia che indossate, al Mister, a voi stessi: non esiste! Ero intenzionato a non scrivere della partita ma poi mi sono confrontato e ho trovato questa via di mezzo, un’ultima volta. A qualcuno di voi potrò stare anche sui palloni, legittimo, ma sono convinto che a molti piaccia leggere quanto scrivo. Non voglio sapere chi ha iniziato, chi ha proseguito e chi, ridendo divertito in un angolo, si è reso comunque, passatemi il termine, complice. Siete una squadra e siete tutti responsabili. Ognuno di voi deve avere la fermezza e l’educazione di far notare, soprattutto se è un amico, un comportamento fuori luogo. Non è così facile, lo so. Lo scontro di personalità è dietro l’angolo ma il gruppo e chi di dovere saprà come comportarsi. Conto anche sul Capitano, chiunque sia. Sono certo lo rispetterete. E’ il vostro Capitano. Concludo ricordandovi che se prima o durante la partita si accusano dei problemi è meglio alzare bandiera bianca e fermarsi. Se proseguite avrete solo la certezza di giocare male e di peggiorare la situazione. Cari Stefano e Christan, apprezzo il coraggio ma con la febbre e cinque vesciche sui talloni, se giùga no, you don’t play. Saluto Simon, che non vediamo da un po’ e ci manca, e onore a quanto scritto da Diego, un esempio. Vi voglio bene.
Ps
Vi informo che il cellulare del nostro Dirigente Dott. Mauro Ranzini è stato finalmente trovato all’ingresso (o uscita, dipende) della pensione, a due stelle e mezza, “dalla Gina”
LA SPEZIA |
0 |
CITTA’ DI SEGRATE |
7 |
FORMAZIONE
Semino, Berettera, Amendola, Esposto, Di Lella, Ranzini, Dimasi (15° Di Giaimo), Moscatelli, Omini (17° Amnedola), Florio, Peta (15° Marcelli)
Tecnico
Sig. Premoli
MARCATORI
- Omini (3)
- Florio (3)
- Di Giaimo
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Alessandro Moscatelli