GIOVANISSIMI 2002: i goal vengono dalla panchina
Un titolo che mi costa parecchio. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento ma partiamo dalla partita. Città di Segrate contro Vigejunior. In gioco non solo i tre punti ma anche un po’ di onore dopo la brutta sconfitta di settimana scorsa. Giochiamo in casa sfoggiando la prima maglia bianca a maniche corte della stagione su calzoncini blu mentre i nostri avversari si presentano con maglia gialla e calzoncini azzurri. In classifica sono dietro ma questo non conta, lo avete capito anche voi. Primo minuto, calcio d’angolo a nostro favore ed Esposto manca di un soffio l’impatto con il pallone a un paio di metri dalla porta. Sembriamo partiti forte, squadra alta e pressione immediata sui portatori di palla. Ottavo minuto e questa volta è Di Giaimo, sempre a seguito di un angolo, a sfiorare il goal. Passano un paio di minuti ed Esposto scodella in mezzo una punizione dalla trequarti per Bellebono che manca l’impatto con il pallone a tu per tu con il portiere… “ma andate decisi su ste palle” … mi scappa dalla tribuna. 13° minuto, punizione dal limite a nostro favore, sulla palla Capitan Ranzini (quasi perfetto come sempre) che calcia forte e basso, tiro deviato dalla barriera e successivamente parato in angolo dal portiere. 15° altro angolo e ancora Esposto ha sulla testa il pallone del vantaggio ma non stacca con decisione e la conclusione finisce alta sulla traversa di un metro. La gara sembra sotto controllo e come spesso accade il confine tra la nostra bravura e i limiti degli avversari è sottile … ma tant’è che il risultato rimane inchiodato sulla 0 a 0. Passano altri due minuti e una buona triangolazione Moscatelli – Omini porta quest’ultimo al tiro la cui conclusione è parata con qualche difficoltà. 20° e da un nostro disimpegno difensivo un po troppo disinvolto nasce l’unica conclusione concessa alla Vige, tiro dalla distanza e grande parata del nostro Maestri che con un bel gesto atletico onora così il suo cognome. 30°, azione personale di Bellebono, dribbling e tiro forte ma centrale. Cinque minuti e Di Giaimo, dopo uno scambio con Peta, obbliga alla deviazione in angolo il portiere avversario. Tante occasioni, soprattutto da calci da fermo ma andiamo al riposo in parità … e come spesso mi capita, non so ma mi perdonerete, ho comunque la sensazione che giochiate sotto tono, al di sotto delle vostre reali capacità. L’impegno non manca, è innegabile ma dovreste avere un passo diverso, dovreste mangiarla ‘stà palla. Il secondo tempo vede l’ingresso di Besia, al rientro dopo la squalifica, al posto di Peta. Il passo di Diego ha una marcia in più, ha voglia di riscattarsi e si vede. Un minuto e fugge sulla destra, brucia il suo marcatore e lascia partire un bel cross, tuffo di Moscatelli che colpisce di testa ma la palla finisce fuori di poco. 7° minuto, altro angolo forte e teso di Omini, stacco di Besia in area ma ancora fuori di poco. Tre minuti e altro tiro di Digiaimo parato in angolo, sulla palla come un falco Dimasi che batte a colpo sicuro ma un mezzo miracolo ancora del numero 1 avversario mantiene il risultato in parità. Scrivo da un’oretta circa e mi giunge la notizia dell’infortunio a Bellebono con conseguente frattura dell’omero. Non ho parole, mi spiace tantissimo ma sei un lottatore e soprattutto un bravo ragazzo, anche se del Milan. Forza e coraggio, ti aspettiamo più forte di prima. 18° e lancio di Esposto a pescare Florio in area (da poco entrato per Moscatelli) che incolla la palla al piede e si gira, tiro immediato ma ribattuto da un difensore, sulla palla Omini che però calcia alto sulla traversa. Si gioca solo nella metà campo avversaria, il tempo passa e siamo sempre 0 a 0. Inserimento di Marcelli, corsa e qualità sono la sua prerogativa e che gli avversari non si lascino ingannare dal ciuffo, palla a Digiamo che tira fuori di poco. Altro angolo e Besia, sempre di testa, si mangia il vantaggio. Episodio dubbio in area della Vige su Bellobono ma il Direttore di gara lascia proseguire. Ennesimo angolo e ancora Besia fuori di testa … queste situazioni sono le uniche che ti sono concesse per esser fuori di testa. Ho visto gli allenamenti, ci siamo capiti. Siamo alla mezz’ora e Marcelli sulla destra scarica per Florio, cross immediato per l’inserimento di Besia che controlla, salta il diretto marcatore e batte a rete per il meritato vantaggio. Due minuti e ancora Bellebono pesca Di Giaimo al limite, controllo e scarico a lato per l’accorrente Besia che non ci pensa due volte e lascia partite un gran tiro che si insacca alla spalle del portiere per il 2 a 0 mettendo così la parole fine alla gara. Che questa doppietta ti sia di lezione e sono certo che così sarà. Nei minuti conclusivi possiamo ancora arrotondare il punteggio che un travolgente azione personale, ancora di Besia che scarta tre “vigentini” ma non riesce a calciare a rete, con un bel inserimento in mezzo a due avversari di Florio dalla destra la cui conclusione viene però parata e infine che un tiro di Omini ribattuto dopo una palla messa in mezzo da Florio e “fintata” da Marcelli. L’unico che non ho nominato è il nostro caro De Amici e non perché non abbia giocato bene ma perché gioca per come lo conosciamo: ordinato, essenziale, pragmatico e nessun pericolo dalla sua parte. Veniamo ora al titolo che mi sta costando ore di mediazione.Spesso noi genitori ci lamentiamo delle rare occasioni di confronto, di confidenza che abbiamo con i nostri figli. Ai loro occhi appaiamo preistorici e sempre più spesso siamo sostituiti da amici e gruppi di whatsapp. Vorremmo esser più coinvolti nelle loro decisioni, nei loro dubbi. Vorremmo che confidarsi fosse una loro scelta e non un obbligo dopo ore di insistenza.Perché studiare? Perché la guerra o le ragazze o uno dei tanti perché della vita? Perché sono sempre sostituito … è invece il mio perché. “Hai voluto due maschi che giocassero a pallone: eccoti servito” è l’aiuto che ho ricevuto da mia moglie; giusto così. Realizzare che ti rivolgi a me sperando di trovare conforto nelle mie parole mi inorgoglisce ma allo stesso tempo mi obbliga ad esser diretto e sincero. E’ difficile, ancor di più sapendo che queste parole sono lette anche da altri. Quando abbiamo preso insieme la decisione di iscriverti a calcio sapevamo entrambi che avremmo affrontato momenti come questo; ma parlarne astrattamente è un conto, viverli un altro. Potrei risponderti a mia volta con un’altra domanda: perché parte sempre lui titolare? Come vedi a volte la risposta è una questione di punto di vista. Ti rispondo invece che vieni sostituito perché il Mister ha 70 minuti e 14 giocatori per vincere una partita e deve provarle tutte. Le sue scelte sono dettate dalla coscienza e dal campo. Nessuno è infallibile e anche il Mister può sbagliare (non è questo il caso) ma dal momento che fai parte di un gruppo devi accettarne le regole. Il ruolo dell’attaccante è croce e delizia. Puoi vivere nell’ombra per tutta la partita ma segnare il goal della vittoria a pochi minuti dalla fine e sarai l’eroe del giorno … come puoi correre e impegnarti sempre, come fai tu, senza però buttarla dentro e sarai messo in discussione. Posso solo dirti di continuare ad allenarti e a lavorare sodo. Questo vale per tutti. Cerca il goal con tutto te stesso ma ricordati che per pur cercato, voluto, inventato che possa essere … doppio dribbling, tunnel, finta e tiro al sette … rimane la finalizzazione di una manovra della squadra e solo attraverso il gioco di squadra riuscirai a trovarlo. Inutile negare che questo gruppo ha un’ossatura di 4, forse 5 cinque titolari inamovibili; gli altri realizzino che devono lottare per avere un posto da titolare e tutta la squadra ne avrà beneficio. Se i goals sono venuti dalla panchina è però altrettanto vero che la vittoria è arrivata dallo spogliatoio. Concludo rivolgendomi al mio amico Simone, ma indirettamente a tutti. Il giallo che hai beccato è per aver manifestato platealmente disappunto nei confronti di una decisione arbitrale. Fossi stato un professionista forse ti sarebbe stato concesso: l’importanza dalla partita, le tv, i Presidente i giornali che scrivono al complotto ma a 13 anni non ti è concesso. L’autocontrollo deve far parte dell’individuo prima ancora che dell’atleta. Vi voglio bene.
CITTA’ DI SEGRATE |
2 |
VIGEJUNIOR |
0 |
FORMAZIONE
Maestri, Marcelli, Esposto, Ranzini, De Amici (27° ST Berettera), Dimasi (25° ST Amendola), Bellebono, Di Giaimo, Peta (1° ST Besia), Omini, Moscatelli (15° ST Florio)
TECNICO
Sig. Premoli
AMMONIZIONI
- Florio
MARCATORI
- Besia (2)
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Alessandro Moscatelli