GIOVANISSIMI 2002: Accademia volonta’
Seconda gara in notturna per i giovanissimi 2002 della Citta di Segrate contro i pari età dell’Accademia Sandonatese nel torneo che ci vede ospiti. Non mastico calcio da qualche lustro e sono spesso costretto a chiedere informazioni sui nostri avversari di turno. Nel calcio “mai dire mai” ma la sensazione tra gli addetti ai lavori è quella che affronteremo una squadra, forte, dinamica, quadrata, nei singoli e nel collettivo alla quale sarà arduo strappare un punto. Mister Premoli distribuisce gli ultimi consigli, sprona, predica attenzione, sacrificio, concentrazione … mentre il sottoscritto, più profano, pensa “se il Segrate è una scuola calcio mentre questi sono un’Accademia …” ma il nome conta fino a un certo punto ed è il campo ad emettere l’ultimo, insindacabile verdetto. Giove Pluvio è in forma smagliante, piove di brutto ‘raga e questo ha impedito un po’ a tutti di giocare palla a terra rendendo complicati anche i controlli più semplici.Il Segrate sfoggia la maglia con i colori sociali giallo e blu mentre i nostri avversari sono in tenuta vagamente “argentina” ma l’abito conta fino a un certo punto. Secondo minuto e su angolo ben calciato da Omini stacco poderoso di Besia che colpisce di testa ma di poco alto. Ghiotta occasione per il Segrete al 12°, fuga di Nigro dalla destra dopo aver lasciato a meditare sul posto il suo diretto marcatore, qualche passo in area e palla in mezzo per l’accorrente Omini che però manca l’impatto con la palla a un metro dalla linea di porta. Grandi campioni hanno divorato goal che sembravano già fatti e, mi ripeto, essere al posto giusto nel momento giusto è già metà dell’opera ma ricordati anche cosa il Mister ti ha detto nello spogliatoio e fanne tesoro. 18° e altro angolo di Omini per Besia che in acrobazia anticipa l’avversario ma colpisce di ginocchio porgendo di fatto la palla tra le braccia del portiere ma da applausi il gesto atletico. Il passo è buono ma guai a dirvelo anzi, Mister Premoli si sgola con tutti: stringi, non farlo girare, allargati … le braccia lungo i fianchi, sconsolato nel vedere i soliti errori … parlate tra di voi, fai salire la squadra, vengo io a saltare lì in mezzo? I nostri avversari sono forti, impongono attenzione e grinta su ogni pallone e voi vi adeguate confermando quanto già scritto in passato e cioè che giocate meglio con le squadre più forti, un controsenso se ci pensate un attimo. Avversari come la Sandonatese vi costringono a lottare, a non distrarvi, a dare il massimo e quindi, la prossima volta, siate voi ad imporre il ritmo quando affronterete squadre sulla carta considerate più deboli … storia vecchia. I portieri sono poco impegnati, la gara è equilibrata e agonisticamente di buon livello. I nuovi arrivati sembra si siano inseriti bene, gli altri garantiscono impegno e qualità sempre e poi noi abbiamo un Alessio in più.Il Brasile di Pelè sarebbe comunque entrato nella leggenda senza O ‘Rey? E il Milan di Van Basten, il Barcellona di Messi o la Pizzeria Bella Napoli del Mosca sarebbero state così grandi? Avere un fuori classe in squadra fa parte del gioco e sapere che si parte con uno o due goal assicurati è certamente un buon viatico ma senza la volontà di tutti le vittorie non arrivano. E’ il 28° e a seguito di un pressing collettivo il difensore avversario effettua un retropassaggio al portiere che non calcia ma raccoglie con le mani e il regolamento è chiaro: fallo a due in area nonostante le proteste. Sulla palla Nigro che calcia forte e basso portandoci così in vantaggio. La Sandonatese non si scompone e continua a lottare su tutti i palloni ma oggi non si passa. Patrick e Mattia, non proprio dei titani, lottano come leoni in mezzo al campo, Antonio galoppa sulla fascia (ma appoggiati di più sui compagni) e Diego … se solo Omero potesse vederti. La linea difensiva non è da meno e oggi non si passa: il Ranzo, Dany, Simo e Federico sono insuperabili e concedono solo un cross dalla destra che, per nostra, fortuna non viene raccolto dall’attaccante avversario grazie anche all’opposizione di Kory (ma quelle palle nell’area piccola, oltre a quelle che hai già, devono esser tue) e sul finire un pericoloso contropiede ma sventato da una gran recupero del Dany. Finisce il primo tempo e tutti negli spogliatoi. Il mio amico Tommaso è un po’ giù, chi non lo sarebbe, ma cerco di fargli coraggio. Gli sussurro qualche consiglio e gli dico “guarda che oggi segni” … ma non so quanto mi abbia ascoltato. Il Mister è soddisfatto ma tiene alta la guardia. Qualche cambio tattico, ultimi consigli e di corsa in campo. Pronti via e il Ranzo, tradito forse dai lunghi riccioli bagnati sul viso, sbaglia l’unico pallone della serata, palla all’avversario che però calcia fuori da buona posizione. Non tutti avete visto ma subito dopo questa azione è corso verso la panchina, ha chiesto un paio di forbici e si è tagliato i riccioli … questo si che è amore verso la squadra. 14°, fallo di mano di un accademico al limite della loro area, sulla palla Omini che di sinistro buca la barriera e segna il raddoppio. Serie di cambi ma oggi tutti sono attenti e concentrati tant’è che segniamo anche il terzo a seguito di un rinvio di Semino, la palla rimbalza, Florio ostacola l’intervento del centrocampista che viene scavalcato aprendo così una prateria a Nigro che controlla, entra in area e segna.Gli ultimi minuti passano tranquilli, la Sandonatese è oramai doma, raccolgo pinna e boccaglio e tutti negli spogliatoi a festeggiare la meritata vittoria, una vittoria della volontà. Bravi.
CITTA’ DI SEGRATE |
3 |
A. SANDONATESE |
0 |
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Alessandro Moscatelli