JUNIORES: nuestro orgullo
La nostra Juniores può essere considerata al pari delle squadre basche e non certo, o solo, per il cognome del nostro bravo e simpatico segnalinee. Schieriamo infatti solo “nostri” ragazzi, allevati da noi come certe galline ovaiole, per una politica che il responsabile di settore applica quasi totalmente e da anni anche in prima squadra. Motivo di orgoglio e apprezzamento che troviamo giusto esternare. Bressana Bottarone evoca ricordi dello scorso campionato e lo svolgimento della odierna gara li rinnova in tutti coloro i quali assistettero, mesi orsono, al doppio confronto con la squadra pavese. In tre partite giocate abbiamo collezionato qualcosa come una cinquantina di occasioni da rete nitide (solo ieri se ne annoverano almeno dieci) raccolto due vittorie, di striminzita misura, ed un clamoroso pareggio, da loro, dopo essere stati in vantaggio 2 a 0 ed avere fatto saltare l’embolo, al termine della gara, persino al caro amico Simone, cui mando un caro saluto, al tempo nostro mister, persona notoriamente pacata ed equilibrata. La regola dello spreco esagerato l’abbiamo applicata anche ieri. Passati in vantaggio con una splendida incursione di Simone (Chiappa) dalla sinistra, con siluro al sette, abbiamo sfiorato almeno altre tre reti per poi farci raggiungere da un gollonzo, di quelli che vedi nei filmati divertenti della rete con il portiere che, bugiardo, urla mia (o forse Zia come sosteneva invece il mio amico Francesco Anesi), e la cicca in pieno o quasi. La grandezza e la bravura del Piace sono testate da questo errore, bagaglio di crescita indispensabile per un grande goalkeeper quale lui è effettivamente. Lo rendono umano. Anni fa gli dedicai un articolo paragonandolo ai migliori portieri (da Lido Vieri a Zenga, da Malgioglio a Pagliuca) al mondo. Ne resto tuttora convinto. Palla al centro e torniamo a macinare gioco, il divario in campo è francamente evidente e imbarazzante, creiamo occasioni frutto di manovre ariose mentre loro giocano prevalentemente in contropiede con la nostra retroguardia che, alta, ha sempre la meglio. Il Ferra, oggi al rientro, ne inventa una delle sue. Prende palla in velocità sulla tre quarti, parte a razzo e giunto sul fondo rientra di esterno con tunnel irridente all’avversario che non può fare altre che cinturarlo per un rigore che, forse, ci avrebbero dato anche lo scorso anno. Jacopo, ormai avvezzo a tirarli, neanche fosse un giocatore della Juve, segna anche questo. La giocata del Ferra è stata da cineteca. Boskov diceva che un grande giocatore vede autostrade dove altri vedono sentieri. Lui ieri ha superato di corsa il casello e ci ha fatto tornare meritatamente avanti. Ripresa e il clichet non cambia, noi sempre avanti e vicini al gol con Teo, Ema, Jacopo, etc etc. Quello della, possibile, sicurezza lo marca proprio Jacopo che così raddoppia il bottino dello scorso anno in una sola partita. Possiamo tornare a casa e pensare alla balera? Macché. Allo scadere la nostra difesa attua il classico schema a presepe, neanche vivente, e si fa uccellare riaprendo seppur per poco la gara. Pathos che fortunatamente non si trasforma in tragedia (si fa per dire). Bene il gioco e le occasioni create, benissimo la vittoria ma non il risultato finale. Un simile divario tecnico deve essere sempre certificato anche dalla differenza reti. Sono estremamente ottimista sulle potenzialità in nuce di questa squadra, sul suo valore e sulla sua forza. Sono certo che, i maschietti tocchino ferro, faremo grandi cose. Chiudo con gli auguri a quel simpatico ometto, oggi in panca, che il 17 settembre di qualche anno fa, a Campomarino, emise il primo vagito, vera colonna di questa società, uomo retto e probo a noi tutti caro e a cui è impossibile non affezionarsi.
CITTA’ DI SEGRATE |
3 |
BRESSANA |
2 |
formazione
Piacentini, De Palma, Vario, Anesi, Ranzini, Salice, Brioschi, Omini (Ferri), Leobilla J., Ferraguto (De Bellis), Chiappa (Mosca)
Tecnico
Sig. Gatto
A disposizione
Sgura, Spagnolo,Carella,Barbieri
Il Barba
Ufficio Stampa
Polisportivasegrate.it