JUNIORES: Otto …ber fest
Il nostro viaggio nel pianeta Juniores inizia martedì 11 e prosegue sabato 15. Prima incontriamo la Settalese e poi il Siziano. Tre tempi giocati alla stragrande, con dieci reti fatte e nessuna subita. In realtà una biglia l’abbiamo anche raccolta in fondo al sacco ma fa parte di quel primo tempo, contro la Settalese, dove ancora non c’eravamo. Partiamo da lì e da quella ripresa giocata magistralmente. Scendiamo nell’agone sportivo, di ritorno dal tè dell’intervallo e, dopo una prima frazione inguardabile, calchiamo il sintetico con altra voglia e diverso spirito. Ci mettiamo poco a ribaltarla. Prima un colpo di testa di Ema, gigante tra gli orchetti, che la schiaccia nell’angolino basso e poi Max Vario, ormai per noi tutti Gioao Vario, che si erge una spanna sopra gli altri e sottomisura insacca. Buona gara contro discreto avversario, almeno per i primi quarantacinque minuti, pur se difficile è comprendere in questi casi l’esile confine tra i meriti dell’una e i demeriti dell’altra. E siamo a ieri. Arriva il Siziano reduce come noi da un turno infrasettimanale nel quale ha sconfitto il La Spezia, unica nostra, “vera” sconfitta sin qui, visto che quella con l’Ausonia, terminata in otto, numero a noi congeniale evidentemente, non mi sento di annoverarla tra le partite effettivamente perse. Raccontare, in sintesi, un otto a zero per noi è impresa assai ardua. Non c’è stata partita, troppa la differenza tra le due squadre in campo. Nonostante questo siamo comunque in grado di trarre alcuni spunti importanti anche da questa sorta di allenamento. Primo tempo affrontato con il giusto piglio sin dalla prima palla toccata, ricerca di schemi e azioni corali, manovrate, evitando se possibile la giocata individuale o la ricerca del gol personale a tutti i costi. Serietà e correttezza, fino al minuto 90, nell’affrontare un avversario, chiaramente più debole, senza mancargli di rispetto con giocate inutili, di puro effetto, di quelle tese ad irridere come, a volte, si rischia di assistere in simili gare. Ora che nessuno si illuda. Non sarà sempre così, troveremo avversari, già dal prossimo turno, agguerriti, pronti a farci la festa, vogliosi di battere chi ha appena vinto con tale divario. Ci attendono due trasferte importanti, banchi di prova difficili che testeranno le nostre effettive ambizioni. Potremo trarre sicuramente una buona indicazione sulle reali capacità dei nostri ragazzi. Sarà il campo, non il sottoscritto a volte, anzi sempre, di parte a chiarire quale ruolo potremo recitare in questo campionato dove il divario tra le prime e le ultime si sta scavando in modo netto. Ieri, nel diluvio di reti a distinguersi sono stati, ovviamente, gli attaccanti. Tra questi menzione particolare merita il Leobilla Jacopo autore due reti e di altrettanti episodi che, per quanti come me lo conoscono da anni, non destano lo stesso stupore che invece ho notato sugli occhi dei, ahimè pochissimi, spettatori presenti. Il primo è un cartellino verde preso nel primo tempo dopo avere riconosciuto di avere toccato la palla, trasformando in rimessa dal fondo un angolo appena assegnato dal bravissimo direttore di gara, pure bergamasco. Il secondo è per il gol realizzato dal Nuccio su assist del nostro Jaki. Un attaccante assetato di gol dalla sua posizione avrebbe facilmente segnato ma lui, a tu per tu con il portiere avversario, ha voluto far segnare il proprio compagno, quel Nuccio ragazzo timido, bravo e sempre rispettoso di scelte che a volte lo hanno visto escluso ma sempre presente alle gare e sempre parte del gruppo come è giusto che sia. Peccato che queste, edificanti, situazioni siano accadute, anche ieri, di fronte a pochissimi intimi, sempre quelli, nell’indifferenza quasi assoluta. Amen.
CITTA’ DI SEGRATE |
8 |
SIZIANO LANTERNA |
0 |
formazione
Piacentini, Spagnolo, Chiappa (Carella) Omini, Vario, Sgura (Mosca), Lomazzo, (De Bellis), Salice (Azzolini), Ferraguto (Nuccio), Brioschi, Leobilla J.
Tecnico
Sig. Gatto
marcatori
- Ferraguto (2)
- Salice (2)
- Leobilla J. (2)
- Nuccio
- Vario
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Il barba