"No al calcio playstation, vogliamo crescere giovani giocatori intelligenti”
Intervista al responsabile tecnico dell'Attività di Base Gino Zumpano
La crescita di ogni singolo bambino, con un progetto per quanto possibile su misura. Senza lasciare indietro nessuno. Cercando di tirare fuori il meglio da ognuno. Con i propri tempi e ritmi, senza forzature. Senza l'ossessione della prestazione né tanto meno della vittoria, da inseguire e raggiungere con uno stile ben preciso. E nel rispetto di regole e fair play.
Sono le linee guida e i capisaldi “sporteducativi” dell'Attività di Base del Città di Segrate. Lo delinea e racconta Gino Zumpano, responsabile tecnico della cantera gialloazzurra.
Inquadriamo l'Attività di Base, con qualche numero.
Dagli Esordienti 2010 ai Piccoli Amici 2017 siamo circa 250 ragazzi. Un bel numero. Uno squadrone, con una crescita del 5% circa sulla stagione passata. Temevano un contraccolpo dopo gli anni di pandemia, che magari a tanti ragazzi passasse la voglia di giocare. Invece siamo ancora in aumento, come avviene da cinque anni. E non vogliamo fermarci: puntiamo a quota 300.
Quali sono gli obiettivi sportivi del settore?
Il miglioramento di ogni bambino e ragazzo dal punto di vista calcistico, e con una forte impronta educativa. Se ogni atleta migliora, migliora anche la squadra, come conseguenza. Ma a questa età i risultati sono assolutamente in secondo piano, infatti non li pubblichiamo mai. Vogliamo fidelizzare i nostri piccoli allo sport, con tutti i benefici che produce, ai nostri colori, alla città che rappresentiamo. Siamo sulla strada giusta e determinati a proseguire.
C'è qualche squadra, aspetto o situazione che si è particolarmente messa in luce in questi primi mesi della stagione?
Voglio evidenziare il grande lavoro che stiamo facendo nella Scuola calcio, cioè Piccoli Amici e Primi Calci. Merito di quattro formatori molto in gamba, con le giuste competenze, con grande empatia ed entusiasmo per relazinarsi con i bambini piccoli. Comunque stanno lavorando bene tutti e ci sono delle annate di grande prospettiva.
Quali sono i principi e i capisaldi sui quali si basa il progetto tecnico?
Si parte con gli aspetti principalmente motori e coordinativi, si prosegue con i duelli, dall'1 contro 1 in su, ai primi elementi di tattica individuale. Vogliamo plasmare giocatori pensanti, che sappiano fare le scelte più efficaci in autonomia, senza joystick e calcio da playstation. Vogliamo che i nostri giovani giocatori sappiano leggere, interpretare e governare il gioco, senza paura.
Quali progetti e iniziative sono in cantiere per l'Attività di Base?
Vogliamo avvicinare sempre di più le famiglie, senza barriere, con una proficua collaborazione con loro. In questo senso vogliamo avvicinarli al campo e riproporremo l'esperimento di sceglierne alcuni che faranno da assistenti durante gli allenamenti. Poi, stiamo per lanciare il progetto Tecnica Tattica Mente, la prima Scuola di tattica individuale per i nostri 2012, 13 e 14.