ALLIEVI 98: Non siamo venuti per l’inchino
Mai e poi mai avrei pensato di provare dolore assistendo ad una vittoria dell’Inter, pur se Accademia. Il mio cuore calcisticamente diviso in due, da una parte la squadra di Milano, e dall’altra il Città di Segrate, torna da via Picchi affranto e sofferente. Un primo tempo con predominio loro ma nel quale riusciamo, comunque, a costruire due palle gol. Siamo a cinque dal termine allorché il Feni, prende una gomitata sul naso con conseguente epistassi. Si avvicina alla panchina che, mancando poco all’intervallo, cerca giustamente di temporeggiare. In inferiorità numerica perdiamo palla al centro, parte un cross dalla tre quarti e il loro centravanti, di testa, ci infila come tordi allo spiedo. Uno a zero e via a bere il tè. Ho contato tre palle gol per l’accademia, di cui una concretizzata e due per noi. Polle si presenta a tu per tu con il loro difensore estremo e di piattone, sinistro, non il suo piede, gliela mette in mano comoda. Alcuni istanti prima Franco, in mischia, opta per un dribbling a rientrare quando, forse, calciare di prima intenzione avrebbe sortito effetti migliori. Si rientra e alziamo, gioco forza, il baricentro, usciamo dal guscio e prendiamo più coraggio. La partita appare ora più aperta e combattuta. Ci esponiamo al loro contropiede rischiando anche qualcosa ma costruiamo almeno tre biglie pericolose, due con Bello (Belotti) vivacissimo e ficcante sulla sinistra, la prima con cross al contagiri che Barbieri, di melone, sciupa da due passi e la seconda con suo tiro dalla distanza che fa la barba al palo più lontano. Da una bella combinazione, di prima, il nostro Franco si trova sul piede la palla del pari ma la dea bendata si gira e la sprechiamo. I nostri avversari paiono tutto fuorché irresistibili e, se presi in velocità dalle fasce, tendono a soffrire come pochi. A secondi dal termine Piace, sin lì da Nazionale, si distrae e, pensando alla morosa, la lascia scorrere finché un carneade, appena entrato, la insacca. Da queste parti i regali li accettano. Due a zero e via a scrivere di un’altra domenica di passione. Ci mancano i risultati, i punti che avremmo meritato e che sicuramente darebbero altro morale a questi giovinotti cui, onestamente, nulla ci sentiamo di rimproverare. La tripla avrebbe potuto uscire su tutte le gare sin qui giocate. Nessuna delle squadre con cui ci siamo cimentati ci ha messo sotto e questo la dice lunga sul nostro, reale, valore che non è quello espresso dalla classifica. Il papà del direttore di gara, seduto accanto a me, al termine sentenzia: ha vinto chi ha fatto gol non chi ha meritato. La cosa mi consola a tal punto da spingermi ad elogiare, falsamente, la partita di suo figlio. Chiudo con una nota stonata: nessuno dei ragazzi assenti era oggi presente. Non sto perdendo il lume della ragione. Dov’erano i ragazzi indisponibili oggi? Qualcuno sta, forse, già abbandonando la nave? A loro e a quelli che non ci sono mai saliti diciamo che dalle tempeste si può, anche, uscire vincitori. Indipendentemente dal risultato. Prendete la biscaglina e risalite a bordo, caspita !
ACCADEMIA INTERNAZIONALE |
2 |
CITTA’ DI SEGRATE |
0 |
formazione
Piacentini, Bianchini, Giovanella, Iozzia (Belotti), Calcagno, Ranzini, Anesi, (Barbieri), Tancredi (Omini), Franco, Polletta, Valderrama (Calabrò).
Tecnico
Sig. Catera
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa