ALLIEVI 98: C’è voglia di pace
Finisce una settimana di orrore e di straordinaria follia e io, come tanti, non vedo l’ora di rituffarmi nella splendida banalità di una partita di calcio tra ragazzi. In un oceano di assurdità, con vite spezzate in nome della religione, cerchiamo e troviamo lieve conforto in una minuscola goccia d’acqua come una gara di futbol tra giovinotti che se le danno di santa ragione, per ottanta minuti, inseguendo una sfera, un tempo di cuoio, che alla fine si abbracciano e si stringono, fraternamente, la mano. Affrontiamo il Cimiano e sarà, per molti, l’ultima volta in un campionato regionale. Il direttore di gara emette due fischi nell’arco di trenta secondi: il primo è quello d’inizio, il secondo è per sanzionare un entrata del Riki in piena area. Rigore ineccepibile. Sguardi al cielo e qualcuno, in tribuna, si mette alla ricerca di un pallottoliere in previsione di possibili goleade. Tiro, palo, schiena, rimpallo, angolo. L’abbiamo scampata. Per ora. Passano dieci minuti dieci e questa volta i loro punteros non fanno cilecca. Azione ben condotta dal loro numero dieci, oggi MVP, e palla nell’angolo basso. Uno a zero e adieu. Soffriamo per tutto il primo tempo, fatichiamo nelle ripartenze e raramente riusciamo a far salire la squadra. Loro appaiono superiori, e questo lo sapevamo anche sabato, ordinati, manovrieri ma assolutamente inefficaci sotto rete dove raramente ci impensieriscono. Il Piace non deve fare miracoli per portarci al riposo sotto di una sola rete. Creiamo due buone azioni da gol con Chiappa e Carbonara ma nel complesso quasi mai siamo insidiosi. Simo, oggi, fatica tantissimo mentre il Genna si sbatte come una quaglia, correndo e lottando su tutto il fronte d’attacco. Che sia andato a dormire dopo carosello? Secondo tempo. Siamo più tonici e presenti, cerchiamo anche di fare la gara aggredendoli alti. Loro appaiono sorpresi e giocano di rimessa. Mosca, entrato a inizio ripresa, si mette in evidenza con ottime giocate ed ingaggia autentici corpo a corpo con il suo dirimpettaio. La teniamo aperta e in bilico sino al termine costringendoli anche a perdere tempo sulle rimesse o a guadagnare la bandierina per far trascorrere i minuti ma ci manca la zampata vincente ed appare difficile recuperare senza segnare. Ripartiamo da qui, da questo secondo tempo dove, per voglia, coraggio e gioco, abbiamo sicuramente fatto meglio del primo, nel quale la paura di sbagliare e il timore reverenziale ci hanno frenato oltre misura. Scrolliamoci di dosso questa angoscia che sembra attanagliarci nei primi minuti di ogni match e che ci porta a commettere errori stupidi. Mi capita, spesso, di assistere agli allenamenti di questi ragazzi in settimana ed a volte, la domenica, mi chiedo se siano gli stessi ad andare in campo. L’intensità, l’impegno, messi nell’applicazione sia della parte atletica che di quella tattica unite ad una buonissima qualità tecnica non sono inferiori a quelle di squadre che ora alloggiano ai piani alti della classifica. Ed allora dove sta il problema? Vogliamo capire una volta per tutte che noi non siamo inferiori ad alcuno? Siamo ancora a portata di salvezza e già domenica prossima, vincendo in casa della prima, miglioreremo la nostra classifica. Mettiamoci il vestito della festa perché Simo verrà da noi a farsi il selfie.
CITTA’ DI SEGRATE |
0 |
CIMIANO |
1 |
FORMAZIONE
Piacentini, Bianchini, Giovanella (Calcagno), Zincarelli, De Palma, Carbonara, Chiappa (Mosca), Calabro', Anesi, Gennari Litta, Franco (Bellotti)
Tecnico
Sig. Catera
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa