GIOVANISSIMI 2002: Regalo di compleanno
Finalmente un campo di erba. Vera intendo. Chi è figlio degli anni settanta, tra ricordi di leggendarie sfide viste dai genitori e partite giocate in campetti che da tempo hanno lasciato spazio a parcheggi e supermercati, sa bene cosa intendo. Con le sue buche, le sue zolle sporgenti, il rimbalzo irregolare e “batto io il rigore perché il pallone è mio”. Un avversario in più, oltre al Real Crescenzago. I tifosi però erano più preoccupati per come i ragazzi sarebbero entrati in campo. Eravamo tutti … ops, erano tutti curiosi di capire se e come gli ultimi due pareggi, i pochi punti raccolti nelle ultime quattro giornate, avrebbero inciso su corsa, grinta e il divertimento di giocare a calcio. In settimana Mister Premoli avrà dovuto allenare anche il cuore della squadra. Non è la Champions, non è il caso di attaccare cartelli negli spogliatoi come faceva “il Mago Herrera” ma le cose si fanno come si devono fare. Il Segrate scende in campo con una maglia gialla sgargiante in bella giornata di sole di un novembre davvero piacevole. Il Real, lo scrivo con affetto, con “quella dei Ringo boys di El Shaarawy”, mi sussurra in un orecchio mio figlio. L’innocenza dei 13 anni. Il tempo di un sorriso e il fischio di inizio rompe gli indugi. Semino, De Amici, Esposto, Ranzini e Marcelli formano la cerniera difensiva, Bellebono , Di Giaimo e Besia controllano la terra di mezzo, Nigro, Dimasi e Florio i nostri cursori. I primi 15 minuti non offrono particolari spunti di commento. Tutti si impegnano e corrono come sempre ma le giocate palla a terra scarseggiano. Come dicevo, il campo "vero” non perdona. Semino è ben protetto e non rischia mai nulla. Dall’altra parte del campo invece il Segrate è prima pericoloso con un bel colpo di testa di Bellebono su calcio d’angolo parato a terra e poi con Nigro che, dopo una delle sue progressioni davvero di un altro livello, a tu per tu con il portiere in uscita centra il palo. Come si usa dire, il goal pare nell’aria. E’ il 20°, Florio scatta in profondità sulla destra, entra in area palla al piede, il difensore sta per recuperare, qualcuno dalla tribuna urla “tira” … e il nostro Florio ci stupisce mettendola in mezzo per Nigro che la stoppa, la protegge in mezzo a due avversari e di destro batte a rete con un bel tiro a incrociare. Uno a zero. Pochi minuti e ancora Florio si presenta a tu per tu con il portiere avversario al limite dell’area che in uscita lo stende chiaramente. Da regolamento, senza esser fiscali e sul quale io ho sempre nutrito dei dubbi, è fallo da ultimo uomo e per questo rosso. L’arbitro, forse condizionato dal risultato e dalla diverse forze in campo, sceglie il giallo. Biscardi ci farebbe due ore di trasmissione. Poco importa. Nigro è già sul pallone e di destro segna un gran goal, sotto il sette … ma cosa di cosa sette, a che otto, nove… alla sinistra dell’estremo difensore. Due a zero.Il tre a zero è frutto di una bella azione corale, il più bello visto quest’anno. Florio corre sull’out di destra, recuperato si ferma e passa indietro per Dimasi che vede lo scatto in area di Nigro.Triangolo, R1 e due volte cerchio … scusate, questi sono i comandi per chi gioca a Fifa su Playstation … dicevo, filtrante, controllo a seguire, avversario lasciato sul posto e palla in mezzo dalla linea a di fondo per l’accorrente Di Giaimo che, dall’altezza del dischetto del rigore e di prima insacca sotto la traversa. Partita in cassaforte. Tutti lo pensano ma nessuno lo dice. Passa un minuto e il n. 6 avversario, che qualche minuto prima aveva già lasciato tutti ammirati per una punizione da una ventina di metri, (un tiro che mi ha ricordato molto Dirceu) si ripresenta sul pallone. Altro bel tiro, forte e preciso, Semino para ma non trattiene e sul rimpallo il Real accorcia le distanze. Tre a uno e tutti a bere un thè caldo negli spogliatoi per l’intervallo. Inizia il secondo tempo e Mister Premoli sostituisce Florio per Omini. La partita è sotto controllo e il Segrate ha altre occasioni per arrotondare. Omini si vede annullare un goal per fuorigioco e poi, dopo un bell’inserimento centrale e a tu per tu con il portiere avversario, scavalca l’estremo difensore con un pallonetto di esterno sinistro che esce di un nulla. Caro Tommy, rimanerci male è lecito, vuol dire che ci tieni ed è buon segno. Ricordati che esser al posto giusto, nel momento giusto non è così semplice … e tu c’eri. La prossima volta andrai di piatto, avrai così più superficie di impatto e sarai più preciso. Adesso che rileggo gli appunti, prima c’ è stato il pallonetto e poi il goal annullato. Il bello della diretta. La partita si conclude così sul 3 a 1 per il Segrate e la sindrome di pareggite è un brutto ricordo.
Bravi ragazzi, bella partita. Mi avete fatto davvero un bel regalo di compleanno e, ciliegine sulla torta, segnalo con gioia il rientro di Vaccaro dopo l’ infortunio al braccio e le belle scarpe nuove di Ranzini.
REAL CRESCENZAGO |
1 |
CITTA’ DI SEGRATE |
3 |
FORMAZIONE
Semino, Marcelli, Esposto D., Ranzini, De Amici (25st Amendola, Besia, Bellebono, Di Giaimo, Nigro (30st Di Lella), Florio (5st Omini), Dimasi (10st Vaccaro)
Tecnico
Sig. Premoli
AMMONITI Florio, Dimasi
MARCATORI
- Nigro (2)
- Di Giaimo
Polisportivasegrate.it
Ufficio Stampa
Alessandro Moscatelli